San Martino e l’oca, un appuntamento fisso.

La festa di San Martino celebra il periodo più magico dell’anno, l’autunno.

In alcune regioni d’Italia si usa festeggiare questa festività sorseggiando del buon vino rosso accompagnato dalle golose caldarroste. Mentre in altre regioni specie in Veneto si usa consumare la carne d’oca.

Tradizione contadina

In linea con l’espressione dialettale tipica veneta:“Chi no magna oca a San Martin no’l fa el beco de un quatrin”, nel mese di novembre, nella regione veneta, si usa mangiare l’oca rispettando l’antica tradizione contadina.

L’11 novembre infatti segnava la fine dell’anno agricolo e per festeggiarlo i contadini consumavano la carne d’oca.

Il maialino dei poveri

Soprannominata il “maialino dei poveri” perché meno costosa della carne del maiale, i contadini hanno dato vita a numerose ricette a base di oca che ancora oggi vengono riproposte in onore della festività.

Sono tantissime le ricette che vedono protagonista l’oca, dalle quelle più tradizionali a quelle reinventate.

Sicuramente tra le più conosciute troviamo la coscia d’oca arrosto abbinata al cavolo rosso e le mele, o la coscia d’oca confit servita con patate arrosto e una dolcissima composta di mele.

Caratteristiche dell’oca

L’oca ha un sapore molto delicato ma a differenza dell’anatra non va assolutamente servita al sangue.

I tagli più richiesti sono sicuramente il fegato, il petto, la coscia.

Oppure può essere farcita per intero con castagne, patate e agrumi che sapranno esaltare il suo gusto prelibato.

Due Pioppi

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All’interno della struttura potrai acquistare i migliori tagli d’oca provenienti dal nostro allevamento.

Ti basta prenotarla entro il 6 novembre 2021.

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